Giorno di missione 11

Sveglia alle prime luci dell’alba, la colazione di cui ci mancheranno il mango, la papaia e i succhi di ibisco e zenzero e poi in strada, direzione Poste de Santé.
I salutisti e i riflessivi a piedi (quarantacinque minuti sotto il sole africano!), gli immediatamente operativi e i pragmatici in auto… sì quella che ci ha ripetutamente lasciati a piedi. Ma poco importa che l’auto sia in panne, perché qui l’autostop è una pratica diffusa e un passaggio, un sorriso e due chiacchiere non si negano a nessuno. Tu però Elia non fare l’autostop al rientro in Italia 😉

Oggi il Poste de Santé è stato un po’ meno caotico delle giornate precedenti: bimbe e bimbi dai trenta giorni ai cinque anni, una ragazzina arrivata direttamente da scuola in cerca del dermatologo e tante mamme, sempre sorridenti, pazienti ed estremamente collaborative.

Nel primo pomeriggio abbiamo visitato la maternità del villaggio e parlato a lungo con Didiette, una levatrice. È recente la presenza di un ginecologo, un giorno al mese, che arriva da Ziguinchor e garantisce alle gestanti un’ecografia di controllo. Questa pratica ha notevolmente diminuito i decessi delle madri per parto, un evento non raro in Casamance. Ad ogni accesso del ginecologo, sono circa un centinaio le donne che si presentano per l’ecografia, attente e consapevoli dell’importanza di accertamenti prenatali
Successivamente abbiamo incontrato i nostri collaboratori Bertrand e Marietou perché, costantemente sul territorio e a contatto con bimbi, genitori e medici, sta soprattutto a loro garantire la riuscita del progetto. Al termine di una lunghissima giornata, cena e chiacchiere per gli affamati e gli energici, un frutto e letto per i distrutti