La Casamance

Territorialmente isolata dal resto del paese, la Casamance è delimitata a nord dal Gambia, a sud dalla Guinea Bissau.
La via più rapida per raggiungere la capitale Dakar è rappresentata da un percorso che comporta l’attraversamento del fiume Gambia, mediante un traghetto frequentemente fuori servizio;il mezzo più rapido è l'aereo, tuttavia questo comporta costi insostenibili per la popolazione locale.

Ma l’isolamento di cui si sentono vittima gli abitanti di questa zona, in prevalenza di etnia Jola, non è solo territoriale.

A generare scontento è infatti la percezione di essere soggetti a una dominazione nordista, trascurati e discriminati dal governo centrale e dal resto della popolazione, che li considera dei “selvaggi” anche a causa dei rituali animisti che tuttora praticano. 

La Casamance è la zona più fertile del Senegal.

Qui il riso si sostituisce al miglio, mentre la savana lascia il posto a paludi e a lussureggianti foreste che, anche se in via di esaurimento per lo sfruttamento indiscriminato, forniscono Dakar di carbone vegetale. Analogamente la capitale si arricchisce grazie all’arachide, al cotone, alla “yamba” (la canapa locale) e alla pesca di questa regione.
A completare il quadro, qualche giacimento di petrolio e spiagge da cartolina che attirano molti turisti.  

I casamancesi denunciano la distruzione dell’ambiente naturale e il fatto di essere depredati dal governo. 
Ciò impedisce loro di trarre vantaggio dalle proprie risorse: quelle ittiche sono sfruttate da flotte straniere, mentre le colture locali, come la frutta (manghi e arance), non trovano un mercato adeguato.

Perchè in Casamance

La Casamance ha 800.000 abitanti.
Il 60% dei residenti ha un’età inferiore a 14 anni.
L’aspettativa di vita media è di 55,4 anni.

La mortalità infantile sotto l’anno di vita in Senegal è del 5,5% mentre quella della totalità dei bambini al di sotto dei 5 anni è del 12,5%.
10 donne su 1000 che partoriscono muoiono durante la gravidanza o durante il parto.

In Casamance un bambino su quattro è malnutrito e sottopeso.

In Senegal, come in molti altri stati africani,  l’accesso alle cure sanitarie non è garantito. 
Qualsiasi tipo di accertamento diagnostico, qualsiasi  terapia, interventi chirurgici, soggiorno in ospedale, materiali necessari per le medicazioni e per le terapie iniettive, viaggi in ambulanza anche in condizioni di emergenza e soggiorno in ospedale sono tutti a pagamento
La maggior parte della popolazione, soprattutto nelle zone rurali, non ha i soldi per accedere ai rari servizi sanitari esistenti.    
A ciò si aggiunge il fatto che nelle zone rurali, come la Casamance, l’accesso ai farmaci è alquanto problematico, sia per i costi che per la difficile reperibilità di molti di essi.
 
Vi è poi una forte disparità sia nella qualità che nell’entità dei servizi sanitari tra le aree urbane e le aree rurali. Infatti circa il 70% dei medici e l’80% dei farmacisti e dentisti si trovano nella capitale (Dakar). Tuttavia solo il 42% della popolazione senegalese vive in aree urbane, il che significa che pochi medici sono a disposizione per i residenti nel resto del Paese.
Una delle malattie più comuni in Senegal è la malaria, una malattia parassitaria trasmessa dalle punture delle zanzare.
Ma sono presenti in maniera significativa altre malattie ad elevata mortalità come:
  • Sifilide;
  • Tubercolosi;
  • HIV/AIDS;
  • Schistomiasi;
  • Malattia del sonno;
  • Meningite;
  • Colera.

Lo Stato si fa esclusivamente carico dei costi per la cura di tubercolosi, malaria e HIV/AIDS, mentre le spese per altre patologie ricadono interamente sui malati.